Serve
a
mediare
gli
errori
di
arciere-arco-freccia,
se
non
si
eseguisse
la
taratura
statica
e
quella
dinamica
e
l’arco
potesse
rilanciare
da
solo
la
freccia
verso
il
bersaglio,
le
rosate
sarebbe
molto
strette
e
sempre
uguali,
la
grande
variabile
siamo
noi
arcieri
che
lo
torciamo,
spingiamo
e
tiriamo
sempre
in
modo
diverso
e
incostante,
è
anche
vero
che
le
tarature
da
sole
non
risolvono
il
problema,
una
parte
consistente
del
lavoro
è
lasciato
alle
vostre
capacità
atletiche,
mentali
e
fisiche.
La
tartura
dinamica,
si
evolverà
con
il
tempo
e
la
preparazione
generale,
le
frecce
si
chiuderanno
e
la
rosata
vi
consentirà
di
avere
più
soddisfazione e più punti. Non si può barare, le frecce stanno li sul bersaglio.
Fate assolutamente:
•
riscaldate la muscolatura con gli esercizi adeguati e non per 5 secondi, seguite una certa logica e non sbuffate.
per
archi
Olimpici
e
Nudi:
Devo
dare
per
scontato
che
abbiate
eseguito
la
taratura
statica
nel
modo
corretto
e
che
le
frecce
che
usate
siano
proporzionate e assemblate bene.
regolazione del punto di incocco:
•
chiedete
l’aiuto
di
un
amico
arciere,
mettetevi
davanti
al
paglione
(2
mt)
alzate
freccia
e
arco,
andate
in
posizione
di
tiro.
Riferendosi
alla
punta
della
freccia,
il
vostro
amico,
dovrà
indicarvi
“alta
o
bassa”
per
portare
la
freccia
in
orizzontale.
•
Scoccate la freccia, mandate a guardare se nel paglione la freccia entra in modo orizzontale, così come è stata sganciata.
•
Nel
caso
serva,
alzate
o
abbassate
il
punto
di
incocco
facendolo
ruotare
sul
serving.
Alzate
il
punto
di
incocco
se
la
cocca
della freccia è bassa e abbassate il punto di incocco se la cocca alta, vedi immagine a fianco.
regolazione del bracing:
Come
accennato
in
un
altro
capitolo,
le
case
costruttrici
danno
un
range
nel
quale
il
bracing
deve
restare.
Ora
troveremo
il
nostro bracing.
•
dobbiamo
bloccare
la
molla
del
bottone
elastico,
quindi,
smontate
il
cappuccio
che
trattiene
la
molla,
inserite
un
bastoncino
di
legno
(lo
travate
al
campo
di
tiro
in
mezzo
all’erba)
dimensionato
in
modo
che
avvitando
il
cappuccio
il
pistoncino esca dal bottone lato freccia e si blocchi.
•
usate una freccia spennata e mettetevi a circa 15 metri dal paglione e con tutta la tecnica che avete, tirate.
•
non muovetevi dalla vostra posizione, sarà un vostro amico a verificare la posizione della freccia nella paglia.
•
se
la
freccia
è
conficcata
con
la
cocca
più
a
destra
o
sinistra
della
punta,
provate
ad
avvitare
la
corda
in
modo
da
accorciarla.
•
La freccia deve risultare allineata sia sul piano orizzontale che verticale con la vostra posizione di tiro.
•
se
non
lo
fosse,
date
5
giri
alla
corda
e
riprovate
a
tirare,
se
non
basta,
altri
5
e
così
via.
Se
la
taratura
statica
è
stata
fatta bene vedrete la freccia che si allinea anche dopo soli 5 giri di corda.
•
rimontate il bottone, togliendo il legnetto.
•
segnate la misura del bracing con la squadretta e riportatela sulle schede apposite (area download)
•
la freccia non si potrà allineare in modo perfetto, la taratura sarà rifinita con la prova dei “cinque metri indietro”.
prova dei “cinque metri indietro”:
•
Questa
prova,
tarerà
la
risposta
del
bottone
elastico
sia
per
quanto
riguarda
la
sua
posizione
e
la
durezza
della
molla.
Secondo
la
vostra
abilità
e
libraggio
dell’arco, dovete tirare su un paglione posto a 70 o 50 metri da voi.
•
predisponete
sul
paglione
un
cerchi
di
carta
con
un
diametro
di
circa
di
15
centimetri,
potete
disegnarlo
anche
sulla
parte
bianca
della
targa
da
120.
Anneritelo con il pennarello, in modo che sia visibile anche a 50 mt di distanza.
•
mettete un altro paglione appoggiato ai piedi del precedente ma senza targa.preparatevi al tiro da 15 metri di distanza dal paglione.
•
mirate sul disco nero, regolate il mirino se occorre.
•
tirate ancora e fatelo indietreggiando di cinque metri per volta, finche restano ne
•
lasciate
le
frecce
nel
paglione,
perchè
vi
indicheranno
con
la
loro
disposizione,
cosa
fare,
seguite
le
indicazioni
qui
riportate,
per
gli
archi
sinistri
è
l’inverso.
Ribadisco
che
la
taratura
dinamica
è
possibile
e
proporzionata
con
le
abilità
dell’arciere,
per
un
arco
scuola
è
assurda
così
come
per
un
arciere
novizio
che
tira
da meno di 6 mesi, anche se ha il suo arco.
Arco
Compound
:
Devo
dare
per
scontato
che
abbiate
eseguito
la
taratura
statica
nel
modo
corretto
e
che
le
frecce
che
usate
siano
proporzionate e assemblate bene.
punto di incocco e loop:
•
Questa
regolazione
è
legata
al
foro
del
bottone,
anche
se
non
esiste
lo
possiamo
utilizzare
come
indice,
vi
ricordate
come?,
nel
caso
rileggete
il
capitolo
“punto di incocco”.
chiudere la rosata:
•
per
tentare
di
chiudere
la
rosata,
possiamo
agire
spostando
la
posizione
del
rest
e
quindi
della
freccia,
sia
verticalmente
che
orizzontalmente.
Le
regolazioni
vanno
fatte
di
pochi
scatti
per
volta
per
provare
se
la
freccia
risponde
ai
cambiamenti,
ma
soprattutto
ricordatevi
quanti
scatti
avete
fatto
in
tutti i versi per poter tornare dall’inizio. Non abbiate paura a provare soluzioni diverse ma tenete tutto sotto controllo.
•
potete provare anche a caricare di ¼ di giro il flettente inferiore, fino ad un giro completo e poi tornando al punto zero quello superiore.
Per arco Olimpico, Nudo e Compound:
prova della carta:
Questa
prova,
in
auge
da
molto
tempo
ha
le
sue
insidie,
non
la
ritengo
molto
valida
e
determinante
all’inizio
della
taratura
dinamica
anche
alla
luce
di
che
cosa
ci
dice
e
quali
possono
essere
le
ragioni
delle
sue
letture,
do
per
scontato
che
abbiate
usato
il
software
per
la
ricerca
della
vostra
freccia
e
avete
eseguito
una
corretta
taratura
statica.
Mi
spiego
meglio,
la
prova
va
effettuata
con
lo
stabilizzatore
vicino
alla
carta,
in
modo
da
testare
l’impronta
al
momento
di
uscita
della
freccia.
Sappiamo
che
la
freccia
si
deve
flettere
per
ragioni
dinamiche
e
piegandosi
durante
il
suo
percorso
per
uscire
dall’arco,
il
momento
di
stacco
della
freccia
dalla
corda
dipende
anche
da
bracing
e
se
devo
dirla
tutta,
il
bracing,
per
molti
arcieri
è
uno
sconosciuto
.
In
oltre,
sappiamo
che
la
freccia
quando
esce
dall’arco
ruota
si
flette
e
si
torce,
il
tutto
anche
accentuato
da
una
non
corretta
spinta
della
nostra
mano
sull’impugnatura.
La
prova
prevede
di
allontanarsi
progressivamente
di
un
metro
indietro
fino
ad
un
massimo
di
6
mt.,
per
acquisire
l’orma
della
freccia.
Durante
questo
spostamento,
possiamo
rilevare
diverse
impronte
date
dalla
diversa
distanza
a
cui
ci
troviamo
dalla
carta
e
lavorare
su
ogni
segno
in
modo
coerente
è
impossibile.
Vi
consiglio
di
usarla
come
prova
di
tendenza
dell’uscita
della
freccia,
mettendovi
vicino
alla
carta
dopo
aver
effettuato
la
taratura
statica
e
quella
dinamica
per
cercare
di
chiudere
la
rosata
sempre
più.
Potete
rilevare
se
un
flettente
spinge
più
di
un
altro
se
la
rottura
è
di
pochissimo
in
verticale,
o
potrebbe
essere
che
spingete
sotto
o
sopra
eccessivamente
…..
ci
sono
molte
altre
ragioni
e
poi
trovata
l’impronta
giusta,
ripetete
le
prove
di
rosata.
L’
impronta
perfetta
di
cocca
e
alette
centrate
l’una
con
le
altre,
non
garantisce una rosata chiusa.
Deve
restare
chiaro
che
è
una
prova
non
adatta
per
arcieri
poco
allenati
in
tutti
i
sensi
e
la
sua
lettura
non
è
semplice,
se
vi
perdete
negli
strappi
diventerete
molto nervosi e insicuri.
Voi
mi
direte
“posso
rilevare
se
la
freccia
è
morbida
o
rigida”,
è
vero
se
lo
strappo
è
di
10
cm
ma,
dando
per
scontato
che
abbiate
usato
un
programma
per
la
scelta delle frecce o sappiate leggere un tabella per la scelta delle frecce e un ottimale taratura statica, lo strappo sarà minimo da qualunque lato lo avrete.
Se non usate il software per definire le vostre frecce, leggete il capitolo “leggere le tabelle e ..”
Non siate impazienti, la buona taratura non si realizza in un giorno ma con più sedute ed è influenzata dalla vostra preparazione generale.
Buon lavoro
L’ARCO E ..
taratura dinamica - arco ma non solo
Fontana Alessandro - Allenatore e Docente incaricato FITARCO